L'annuncio di ieri del presidente dell'Isvap Giancarlo Giannini ha innescato subito la reazione dei consumatori. L'ulteriore aumento dell'Rc Auto non lascia indifferenti gli automobilisti e le Associazioni di categoria sono intervenute per chiedere al governo un rapido intervento. Per il Codacons l'aumento dell'Rc Auto del 6% nei primi tre mesi del 2011 è un dato "gravissimo" che segue un 2010 addirittura "sottostimato, visto che per l'Istat nel dicembre 2010 le assicurazioni sui mezzi di trasporto erano salite in un anno del 6,6% e non del 4,5%", come si legge in una nota.
VIA ALL'OBBLIGO DELL'RC AUTORimanendo il fatto che gli italiani continuano ad avere le tariffe assicurative più care d'Europa, secondo il Codacons "è pazzesco che il Governo, tradendo le promesse elettorali, abbia deciso di mettere ancora una volta le mani nelle tasche degli italiani, consentendo alle singole province, con il federalismo fiscale, di poter innalzare le tasse sulle polizze Rc Auto, con un'aliquota aggiuntiva del 3,5% sull'importo netto del premio. Aliquota che si aggiunge a quel 12,5% che ogni automobilista già paga sulla propria assicurazione. Inoltre - si legge nella nota - fino a che le compagnie potranno continuare impunemente a fare cartelli, ovviare all'obbligatorietà dell'assicurazione con finte richieste di premi spropositati e assurdi, senza rischiare nulla, salvo multe irrisorie e sporadiche, ben inferiori ai guadagni ottenuti, la situazione sarà di difficile soluzione". Per l'associazione di consumatori, infatti, anche se l'Isvap multasse le 13 compagnie sospettate di eludere l'obbligo a contrarre si tratterebbe di sanzioni troppo basse e quindi servirebbe prevedere la chiusura delle compagnie che si rifiutano di assicurare i clienti, o, in alternativa, pareggiare la situazione, eliminando l'obbligatorietà dell'Rc Auto.
POTENZIARE IL RUOLO DEGLI AGENTI PLURIMANDATARIIn una nota congiunta Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori ed Adusbef, parlano di "condotta vergognosa che richiede interventi immediati, tesi soprattutto ad incrementare la competitività in tale settore" e ribadiscono che è necessario potenziare il ruolo degli agenti plurimandatari. Altra richiesta all'Isvap è quella di avviare dei "seri controlli sulla determinazione delle tariffe, per una maggiore trasparenza e chiarezza nei confronti dei cittadini che, quotidianamente, lamentano questi continui aumenti presso i nostri sportelli". L'accento è poi posto sulle tariffe per i neopatentati, che hanno registrato - a detta delle due associazioni - picchi di aumento che superano anche il 25%, così come sono aumentate le tariffe per i cinquantenni (fino al 20% in più). "È ora di fare qualcosa su questo versante. Anche perché, alla luce dei nuovi aumenti registrati quest’anno, cresce ancora l’impressionante bilancio dei rincari registrati dal 1994 ad oggi, che si attesta ad oltre 186%!", conclude la nota ricordando che ad aggravare la situazione contribuiscono anche le azioni di disdetta e l’abbandono di intere zone da parte delle compagnie, soprattutto nel Sud.
LA RESPONSABILITA' DEL CONSUMATOREPietro Giordano, Adiconsum, ha detto di apprezzare il lavoro dell'Isvap e la determinazione del Presidente Giannini nel voler portare a termine il percorso dei prodotti venduti a garanzia dei mutui, "una determinazione che ha superato anche gli stop imposti dal Tar e dall'ostracismo dell'ABI". Il Segretario Generale Vicario ha tuttavia anche sottolineato un altro aspetto importante della vicenda: la responsabilità del consumatore stesso. Adiconsum infatti invita i consumatori ad effettuare un controllo preventivo prima di ogni sottoscrizione di contratto utilizzando gli sportelli dell'associazione presenti su tutto il territorio nazionale. "Molte delle emergenze e dei trabocchetti evidenziati dall'Autorità - ha detto Giordano - possono essere evitati e depotenziati anche grazie agli Enti Bilaterali come EBIC, nato dall'incontro dei consumatori con gli agenti di assicurazione tendente a dare maggiore formazione ed informazione all'utenza ed al perseguimento di percorsi conciliativi pregiudiziali paritetici".